5-7-2023. È aperta a Palazzo Manzioli la mostra “Che estate tutta colorata!”, nella quale sono stati esposti tutti i lavori dei giovani artisti che hanno partecipato all’omonimo laboratorio. Già da quindici anni la CAN di Isola e la professoressa Fulvia Grbac organizzano una settimana artistica, quasi a dare il via alle vacanze estive dei ragazzi isolani e non solo. Quest’anno i partecipanti sono stati circa quaranta, dai 5 agli 11 anni, e hanno lavorato divisi in due gruppi, in modo che ciascuno potesse trovare lo spazio di esprimersi. Il tema proposto sono stati i colori: cosa sono? Da dove hanno origine? Come si ottengono? Per rispondere a queste domande, ogni giornata si è strutturata a partire dall’analisi scientifica dei colori sino a passare alla parte pratica e figurativa, con l’aggiunta di qualche racconto tratto dalla storia dell’arte, ovviamente tutto declinato per i più piccoli. Il nero e il bianco, ad esempio – che non sono colori ma tonalità del tutto e del niente, del buio e della luce – sono stati utilizzati per creare i pezzi di una grande parete di polistirolo; con i colori naturali dell’arcobaleno – che sono quelli che si possono osservare anche in un raggio di luce che colpisce un CD – i ragazzi hanno realizzato un collage su un enorme cartellone; per capire poi come ogni colore si componga di mille tonalità e sfumature, gli artisti hanno mescolato i colori sulle tavolozze e dipinto mari, orizzonti e deserti sulle tele; per osservare i colori “acchiappaluce”, i colori che riflettono e le trasparenze sono state realizzate sculture eoliche e disegni con colori a vetro da appendere alle finestre.
Lo scopo è quello di lasciare ai ragazzi gli strumenti per risolvere il “compito figurativo” ciascuno a modo suo: se le indicazioni sono state comuni, e così gli strumenti e i materiali, i risultati finali sono stati sorprendenti e originali. Tutto ciò è stato reso possibile anche dagli aiutanti della mentore Grbac – Gaia, Elena, Sara, Temim e Arianna – che hanno contribuito non solo a preparare le tele, montare i cavalletti o pulire i pennelli, ma anche a intrattenere e fare assistenza ai partecipanti. Il laboratorio artistico si fonda, infatti, sulla combinazione di creatività, pedagogia e intrattenimento. Delle semplici regole sul rispetto verso i materiali, gli spazi e i compagni, momenti di gioco, divertenti escursioni e l’ascolto di qualche favola, lo rendono un’esperienza ricca e completa, attesa dai ragazzi, dai genitori e anche dalla professoressa Grbac, che riesce ogni anno a trovare un nuovo tema per far emergere il “genio dei bambini”.
TESTO E FOTO: MARIANGELA PIZZIOLO