Ieri sera in occasione del Giorno del ricordo la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha organizzato per il secondo anno consecutivo l’incontro “Vite spezzate: parliamone” a Palazzo Manzioli. Esuli e rimasti hanno condiviso le proprie memorie sulle vicende del secondo dopoguerra, pagina della storia spesso dimenticata.
Nel 2004 il Parlamento Italiano approvò la legge che instituiva il Giorno del ricordo designato a “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” Le vicende del secondo dopoguerra non hanno segnato soltanto chi ha dovuto caricare le proprie masserizie su un carro e salutare per sempre la propria casa, le proprie terre, ma anche coloro che sono rimasti, che hanno visto partire i propri cari e le città pian piano svuotarsi, come ricordato dal Vicesindaco Felice Žiža. Il Giorno del ricordo è dunque molto sentito anche tra gli italiani dell’Istria, seppure come osservato da Marko Gregorič, Presidente della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola, sono state soltanto quattro le comunità degli italiani che ieri hanno deciso di onorare la memoria delle vicende accadute dopo il 1945.
La “Dante Alighieri” ha così unito isolani rimasti, quelli che hanno trovato casa nella vicina Italia, ma anche coloro che hanno deciso di intraprendere un viaggio molto più lungo e stabilirsi Oltreoceano. All’ incontro coadiuvato dalla Presidente del sodalizio Amina Dudine, hanno partecipato tramite collegamento Skype anche i coniugi Mario e Franca Lorenzutti da London (Canada) ed Elvino Marchesan da Parma. L’incontro, preparato dalla Sezione Storia Patria, si è aperto con il breve intervento de “I Pici de soto el fontego”, ovvero Michele, Sara, Luana, Valentina, Iven, Mattia e Timothy, che si sono presentati e hanno recitato alcune filastrocche e modi di dire in dialetto isolano. Nei video preparati da Dragan Sinožič del Team Ciak si gira i presenti hanno potuto vedere alcune immagini storiche di Isola e udire la canzone Magazzino 18 di Simone Cristicchi, tratta dall’omonimo musical di successo incentrato sull’esodo istriano giuliano-dalmata. “Sono stati momenti difficili e mi auguro per il futuro dei giovani e delle nostre terre che cose del genere non succedano più,” ha dichiarato Mario Lorenzutti che spera in un futuro senza razzismi e senza odio. È intevenuta anche la poetessa di origini isolane Alessandra Zuliani, che ha fatto riaffiorare dolorosi ricordi anche declamando la sua poesia sul tema dell’esodo intitolata “E se va”. Ma per fare in modo che la storia non si ripeta bisogna riportare alla memoria e parlare di questi orrorri. L’undicesimo comandamento secondo Cristicchi, noto cantautore italiano che si è a lungo occupato della storia dell’esodo attraverso la musica, che tutti noi dovremmo seguire, è: non dimenticare.