06-12-2022. La notte di San Nicolò porta doni anche a Palazzo Manzioli: dopo tre difficili anni, Isola torna nuovamente a ospitare “2023 in Arte e Poesia”, appuntamento curato dal critico d’arte, poeta e scrittore triestino, Enzo Santese. Protagonisti indiscussi dell’evento: i dodici mesi dell’anno. Nella sua intesa attività di promozione culturale nell’ambito della letteratura e dell’arte figurativa, Santese propone l’iniziativa di un calendario capace di tenere insieme esperienza artistica e poetica. Ogni mese, infatti, è legato a un’opera d’arte e a una poesia per accentuare le suggestioni prodotte dall’immagine. La galleria degli artisti e dei poeti che il critico ha voluto in questa esposizione calendario per il 2023 sono: Cesco Magnolato accompagnato dalle rime di Alessio Colarizi Graziani, Luigi Brolese con i versi di Silvia Favaretto, lo scatto “Modernità svettante” di Alexandra Mitakidis – ritraente l’altezza vertiginosa di un edificio milanese – abbinato al testo di Lucia Guidorizzi, Paola Martinella con Franco di Carlo, i manichini metafisici di Lorenzo Palumbo abbinati ai versi di Annachiara Marangoni, Fabrizio Campanella con Giuliana Luciano, Pippo Altomare con una poesia a sorpresa di Enzo Santese, omaggio al grande genio di Baudelaire, Oscar Vanni Geretti con Guido Oldani e Rossella Ghigliotti con i versi di Giancarlo Baroni. All’iniziativa hanno partecipato anche noti connazionali. Il mese di maggio porta, infatti, la firma di Lorella Fermo con la caricatura “Partita di Michele Mirabella” abbinata ai versi di Sabrina De Canio, “Deflagrazione” di Sabina Romanin è, invece, accompagnata dalla poesia “Corre un bambino” composizione del fiumano Giacomo Scotti. Un altro fiumano è Bruno Paladin che, con il suo dipinto “Geoplan mediterraneo”, occupa il posto di novembre, insieme al testo di Antonella Barina. In segno di buon auspicio per il lettore, è stata aggiunta al calendario un’ulteriore pagina con opere di importanti artisti del calibro della piranese Fulvia Zudič e Zdravko Milič. Infine, a traghettarci verso quello che al momento ci sembra un lontano 2024, “Lo sguardo sia vita e luce” di Gianni Mantovani, capace di suscitare la speranza di un futuro più luminoso e – come sottolineato da Santese – di dimenticare le brutture di questi ultimi anni.
TESTO: LUDOVICA ROSSI
FOTO: CLAUDIA RASPOLIČ