10-11-2022. Sul palco della Casa di Cultura di Isola è stata portata la grande forza rivoluzionaria del drammaturgo siciliano Luigi Pirandello. Direttamente da Agrigento si è esibita, infatti, la carovana di attori del Pirandello Stable Festival con Pirandello Terza Fase. La Figliastra, Mommina e il Marinaio salvato, spettacolo ideato e diretto da Mario Gaziano. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Capodistria e il Pirandello Stable Festival, l’evento è stato introdotto da Giovanni Coviello, Console Generale d’Italia a Capodistria e da Stefano Faggioli, Direttore dell’Istituto. Presenti in sala per questa serata di alto spessore culturale anche Agnese Babič, vicesindaca di Isola, Robi Štule, presidente della Comunità “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola e Mario Steffè, presidente della Comunità “Santorio Santorio”, nonché vicesindaco di Capodistria. Lo spettacolo è stato concepito in occasione del centenario della prima rappresentazione di Enrico IV, opera che – insieme a Sei personaggi in cerca d’autore – segna la nuova fase della drammaturgia pirandelliana del metateatro, in grado di mettere in discussione la finzione scenica e di mostrarne il contrasto con la realtà. È proprio in questa terza fase (1921-1930) che Pirandello ci regala le opere di maggiore innovazione drammaturgica, in grado di rivoluzionare le tecniche di rappresentazione teatrale. Come sottolinea Mario Gaziano,, nel 1921 viene messo in scena per la prima volta al teatro Valle di Roma Sei personaggi in cerca d’autore: «Un fiasco totale, il pubblico fischia e lancia monetine, Pirandello è costretto a fuggire protetto da amici, tecnici e dalla figlioletta Lietta», ma l’anno successivo, a Milano, il dramma viene accolto positivamente per poi essere definitivamente consacrato con l’eccezionale messinscena di Marcel L’Herbier nel 1923, a Parigi. Proprio a questo si è ispirato lo spettacolo, proponendo nella rappresentazione frammenti di opere sempre del circuito della terza fase. I personaggi creati dal premio Nobel agrigentino sono stati magistralmente interpretati da Berta Ceglie, Maria Grazia Castellana e Salvatore Curaba. Interessante la scelta di alternare momenti musicali a quelli recitativi, grazie al gruppo folk che, intonando canti della tradizione popolare siciliana, ha scandito il ritmo dell’intera serata. Lo Stable Festival è stato così capace di portare in Istria le suggestioni della terra natale di Pirandello, oltre all’arte di uno degli autori più amati della cultura italiana.
TESTO: LUDOVICA ROSSI
FOTO: KRIS DASSENA