24-11-2021. La CAN di Isola è tra i partner del nuovo progetto guidato dal Centro di ricerche scientifiche di Capodistria. Il tema riguarda uno degli aspetti più importanti in fatto di storia e identità dei connazionali isolani: la pesca. I dettagli sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Manzioli. “Nell’industria ittica -Ampelea, Argo, Arrigoni e Delamaris- hanno lavorato anche numerosi appartenenti alla Comunità nazionale Italiana. È nostro dovere morale tutelare questo patrimonio che comprende le usanze, la terminologia e la cucina a base di pesce” – ha rilevato Marko Gregorič, presidente della CAN di Isola. Lucija Čok, responsabile del progetto, il direttore del Centro di ricerche scientifiche, Rado Pišot, le ricercatrici Tina Čok e Urška Bratož hanno ribadito l’importanza di tramandare quest’eredità sulla costa slovena perché quasi a rischio estinzione. Dell’attività ittica oggi è, infatti, rimasto molto poco: la valorizzazione verrà fatta tramite le ricerche negli archivi, la raccolta di testimonianze degli ex operai, pescatori e il coinvolgimento delle scuole. Il progetto prevede degustazioni, la pubblicazione di un manuale dell’antica cucina istriana e di un dizionario terminologico on line bilingue italiano – sloveno, che comprenderà anche il dialetto istroveneto. L’iniziativa, che si svolge nell’ambito del Gruppo di azione locale Istria (LAS in sloveno) ed ha un valore complessivo di quasi 200.000 euro, è ufficialmente iniziata pochi giorni fa e si concluderà a luglio del 2023.
Testo e foto: Claudia Raspolič