Il libro “Il dialetto istroveneto a Capodistria, Isola e Pirano” a cura della dialettologa Suzana Todorović è stato presentato presso la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, giovedì 30 marzo.
Ad introdurre la serata è stato il Presidente della Comunità Mario Steffè, che ha dato al folto pubblico un’idea generale sulla situazione e sugli attuali problemi del dialetto istroveneto e ha in parte anticipato la struttura dello studio affrontato dalla Todorović.
Laureata in Italianistica e Sociologia della cultura a Lubiana, l’autrice ha conseguito successivamente il Dottorato di ricerca con una tesi dedicata alla lessicologia e all’etimologia di romanismi scelti dalle parlate savrine. Ha all’attivo quindici ricerche dialettologiche in diverse località dell’Istria slovena e i risultati sono stati pubblicati in sei diverse monografie. “Il dialetto istroveneto a Capodistria, Isola e Pirano” è l’ultimo tassello delle ricerche svolte dall’autrice sui dialetti istroveneti e istrosloveni e ha l’intento di fornire un quadro chiaro delle parlate veneto-istriane delle tre località costiere, muovendosi in una triplice prospettiva: storica, lessicologica e grammaticale. Il risultato è un’opera rivolta non soltanto ad un pubblico specialista, che apporta un prezioso contributo allo studio dialettologico, data soprattutto la mancanza di materiali simili in precedenti studi scientifici.
Numerosi gli interventi degli ospiti: Ingrid Celestina, della Casa editrice Libris; Nives Zudič Antonič, Capocattedra del Dipartimento di Italianistica presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università del Litorale, che ha accompagnato l’autrice nell’esposizione del lavoro svolto; Martina Ožbot, direttrice del Dipartimento per le lingue e letterature romanze presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Lubiana.
Presenti in sala anche numerose autorità, tra cui il Console Generale d’Italia a Capodistria, Iva Palmieri che ha sottolineato il forte legame tra identità e dialetto, nonché il Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, che ha ringraziato lo stato italiano per il finanziamento di attività volte alla valorizzazione e tutela della lingua e dei dialetti di matrice italiana in Slovenia e Croazia.