Consegnati alla cittadinanza di Tolentino, duramente colpita dal terremoto in Umbria e nelle Marche, gli aiuti umanitari e i moduli abitativi predisposti dalla Città di Isola in collaborazione con la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola.
Giorno 18 novembre a Tolentino, nelle Marche, l’arrivo degli aiuti umanitari e di sei moduli abitativi che il Comune di Isola, in collaborazione con la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola, ha consegnato ufficialmente. La delegazione era formata dal Presidente della CAN Marko Gregorič, dal Vicesindaco Gregor Perič e dalla Capo del Gabinetto del Sindaco Polonca Skendžič, i quali hanno portato anche i saluti del sindaco di Isola Igor Kolenc.
Calorosa e commossa l’accoglienza da parte dei rappresentanti comunali e della cittadinanza. Neanche un mese fa la visita ufficiale, proprio a Tolentino, che aveva rinnovato lo storico gemellaggio tra le due città. Anche per questo motivo la notizia dell’ennesima scossa di terremoto e le gravi conseguenze che hanno reso inagibili il centro storico e più della metà delle abitazioni, ha scosso profondamente gli animi.
Grazie alla mobilitazione immediata dei cittadini isolani, delle associazioni e delle istituzioni, la risposta è stata veloce e concreta. Tre i TIR adibiti al trasporto che sono arrivati nella prima mattina a Tolentino. Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, tra i quali l’Assessore alle politiche sociali, delegato anche da parte del Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, in quel momento impegnato a riferire dell’emergenza in Senato a Roma, ma anche alla presenza di alcuni esponenti della società civile come Don Gianni, parroco di Tolentino, e Edoardo Mattioli, Presidente della Pro Loco, i moduli che contenevano anche gli aiuti raccolti sono stati scaricati e assemblati dalla Protezione Civile italiana. Questi saranno destinati a uso ufficio parrocchiale e a uso abitativo per due famiglie in stretta necessità, così come individuate dall’amministrazione e dall’organizzazione che sta gestendo l’emergenza.
Sono ancora circa diecimila coloro che hanno perso la loro casa e che non si prevede possano rientrare nella loro abitazione prima della primavera a causa del tempo necessario alla messa in sicurezza e alla ricostruzione.