8-3-2023. Con una riuscita serata, inquadrata nei festeggiamenti dell’8 marzo, Giornata mondiale della donna, la CAN Comunale ha consegnato il premio annuale “Isola d’Istria”. Istituito per sottolineare il contributo di singoli connazionali all’affermazione di Isola in vari settori, è stato attribuito negli anni passati, come ricordato dalla coordinatrice culturale, Agnese Babič, a isolani di spicco come Emilio Felluga, Giovanni Russignan, Ferruccio Delise, Franco Degrassi, Silvano Sau, Maria Pfeiffer e Renato Chicco. Per il 2022 la scelta é caduta su Lilia Macchi. La commissione selezionatrice, diretta da Alessandra Bozič, ha riconosciuto il grande contributo dato dalla professoressa Macchi al mondo della scuola e della politica minoritaria. Docente di matematica, originaria di Rovigno, nel 1974 si é trasferita a Isola per insegnare nelle scuole del capodistriano. Ha dato un apporto decisivo, come preside, allo sviluppo della Scuola media di Isola, alla costruzione della nuova sede e all’introduzione di nuovi programmi di studio. É stata consulente pedagogico per le scuole della CNI in Slovenia. Parallelamente ha ricoperto ruoli di primo piano in campo politico e sociale. È stata consigliere comunale, Presidente della Comunità degli Italiani e della CAN Comunale, ha avuto il compito di seguire il trasferimento dei connazionali dalla vecchia sede di Palazzo Besenghi a quella attuale a Palazzo Manzioli. A ricordare il lavoro svolto dalla premiata, anche il deputato e vicepresidente della CAN isolana, Felice Žiža, ex studente della prof.essa Macchi al liceo di Pirano, che ha ricordato la sua passione per l’insegnamento e i rapporti positivi che sapeva instaurare con ragazzi e colleghi. Collocata a riposo ha continuato a rimanere in contatto con la Comunità degli Italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi”, dove frequenta assiduamente la sezione di arti figurative “La Macia”. In occasione del premio Isola d’Istria sono giunti a festeggiarla i suoi parenti, gli ex colleghi di lavoro e gli attivisti della CI. Visibilmente commossa ha ringraziato per l’onore che le è stato concesso e che le conferma quanto di positivo ha saputo fare nella sua carriera. A dare tono alla serata il concerto di Selma Chicco Hajdin, al pianoforte e di Antonije Hajdin, al violoncello.
TESTO E FOTO: GIANNI KATONAR