10-12-2024. “È ora di sogni accesi da nuovo sole” recita un verso di Enzo Santese. Il medesimo augurio si riflette nel calendario “In Arte e Poesia 2025”, curato dallo stesso Santese in collaborazione con la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola. Il calendario intreccia arte, fotografia e poesia per esplorare temi universali come il tempo, l’infanzia, l’ambiente e la tecnologia. Presentato a Palazzo Manzioli e giunto alla ventesima edizione, il progetto si distingue per la sua capacità di trasformare inquietudini in speranze attraverso dodici pagine di contributi artistici e poetici. La copertina, affidata al veneziano Gianmaria Potenza con il suo Sole Bleu, apre il percorso artistico dando già indizio del contenuto enigmatico. Gennaio lancia un messaggio ambientalista con il dipinto metafisico Vele di Lorenzo Palumbo e i versi di Francesco Sainato, mentre febbraio offre leggerezza con un’opera astratta della giapponese Loco e la poesia di Marinella Rosin, che tratta il tema della fragilità dei ricordi. Marzo si rinnova come la primavera di colori accesi mentre aprile riflette sull’infanzia, grazie ai lavori pittorici di Pippo Altomare e Luigi Brolese, accompagnate dai testi di Maria Pashianti Scalzo e Roberto Ferrari. I mesi successivi alternano provocazioni e celebrazioni, in maggio con la caricatura di Lorella Fermo e i versi di Giuliana Luciano, e in giugno con il ritratto del mare di Sergej Glinkov e una poesia dello stesso Santese. Luglio sorprende con una fotografia di Alexandra Mitakidis e i versi di Cinzia Demi, mentre agosto pare avvampare di calore con un’opera di Paolo Cremonesini e una poesia di Carla Mocavero. Settembre riflette sull’intelligenza artificiale con i versi enigmatici di Guido Oldani, in contrasto con il dipinto di Paola Martinella, mentre ottobre e novembre si immergono nelle tonalità autunnali con le opere di Nadia Ballarin e Rossella Ghigliotti e i versi di Maurizio Benedetti e Giacomo Scotti. Dicembre chiude il percorso con un’opera di Zdravko Milić sul rapporto con la tecnologia e i versi di Massimo Silvotti, accompagnati dagli auguri artistici di Bruno Paladin e Maurizio Caruso, già proiettati verso il 2026. Ogni pagina del calendario, a modo suo, riflette una sorpresa, con l’auspicio che lo possano fare anche i mesi dell’anno.
Testo e foto: Mariangela Pizziolo
2 Commenti
Buongiorno,
mi piacerebbe ricevere il vostro calendario 2025 da appendere in aula di arte (secondaria primo grado “D. Alighieri” di San Pietro al Natisone (UD) dove insegno.
Grazie dell’informazione, cordiali saluti
La invito a rivolgersi alla segreteria di Palazzo Manioli all’indirizzo cultura.manzioli@comunitaitaliana.si