25-11-24. Nell’ambito del suo nuovo tour “Quarant’anni da 1950”, il musicista e interprete italiano Amedeo Minghi ha fatto tappa ieri sera anche a Portorose. L’evento ospitato presso L’Auditorio di Portorose, al cospetto di un numerosissimo pubblico, giunto anche dai paesi confinanti e diverse autorità, è stato organizzato dal Consolato generale d’Italia a Capodistria, dall’Università Popolare di Trieste, dalla CAN costiera, con il Comune di Pirano e la locale Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini”. Per l’occasione è stato accompagnato sul palco da un sestetto d’archi, una band composta da Luca Perroni al pianoforte, Giandomenico Anellino alla chitarra, Alessandro Mazza al basso e Stefano Marazzi alla batteria. Nel canto è stato supportato dalle voci coriste di Rosy Messina e Giordano Spadafora, ciascuno dei quali, ha avuto modo di dare un assaggio della propria bravura interpretando da solisti un brano a testa. Nel corso del concerto, Minghi ha presentato in una prima parte brani tratti dal suo ultimo album “Anima sbiadita” di recente pubblicazione, mentre nella seconda ha voluto proporre al pubblico istriano anche un repertorio più popolare, con successi legati alla sua lunga e fruttuosa carriera artistica e quindi un ricordo del comune passato. L’appuntamento con la musica d’autore è stato molto apprezzato dalla platea che ha accompagnato l’artista intonando il suo brano più noto ai molti, “Vattene amore” presentato assieme alla cantante Mietta al festival della canzone Italiana di Sanremo nel 1990. Durante la serata frequenti sono stati gli applausi scroscianti e culminati in una standing ovation.
Testo e foto: Mariella Mehle