7-5-2025. 50 anni fa usciva nelle sale cinematografiche il film che avrebbe segnato un’epoca nella commedia italiana: “Fantozzi”, interpretato da Paolo Villaggio. A ricordarlo, con una rassegna di dibattiti, una mostra e proiezioni, la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” e il Consolato Generale d’Italia a Capodistria. La Santorio ospita l’esposizione, l’Odeon di Isola, invece, la parte cinematografica: ieri sera ha proiettato il documentario “La voce di Fantozzi”, domani sarà invece la volta del film “Fantozzi” in versione restaurata 4k. Il documentario è incentrato sulla figura del ragioniere più grottesco ed amato in assoluto con testimonianze di autorevoli attori, giornalisti, scrittori. Ad introdurre l’appuntamento Erik Toth del Centro per la cultura, lo sport e gli eventi di Isola. A seguire il console Giovanni Coviello affermando che il personaggio di Fantozzi ha dato ampio lustro alla cultura cinematografica, ma anche letteraria, apprezzato pure fuori dai confini italiani. La rassegna ha visto la partecipazione di tre illustri ospiti: la controfigura di Paolo Villaggio Clemente Ukmar, i produttori, sceneggiatori e autori del documentario Daniele Liburdi e Massimo Mescia. Ne “La voce di Fantozzi”, realizzato nel 2017 per la regia di Mario Sesti, interviene lo stesso Villaggio: “È rimasto con noi sino alla fine delle riprese, anzi, resterà sempre con noi” – ha spiegato Mescia. L’idea di rendere omaggio all’attore a Capodistria e a Isola si lega all’evento del 2017, quando l’attore ha fatto visita in regione per parlare della sua carriera e vita. È stata l’ultima apparizione pubblica prima della sua morte, avvenuta a Roma solo pochi mesi dopo all’età di 84 anni.
Testo e foto: Claudia Raspolič