04-06-2025. L’Auditorio di Portorose ha ospitato la cerimonia per la 79ª Festa della Repubblica Italiana, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Capodistria con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’evento ha rappresentato il quarto e ’ultimo appuntamento celebrativo del 2 giugno per la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, riunendo rappresentanti istituzionali, politici e culturali dei Comuni di Ancarano, Capodistria, Isola, Pirano, del Friuli Venezia Giulia e della Croazia. Il Console Generale Giovanni Coviello, prossimo alla conclusione del suo mandato, ha tenuto un sentito discorso in cui ha ricordato il valore fondativo del 2 giugno e della Costituzione italiana come risposta agli orrori della guerra. Ha sottolineato il ruolo della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e della Comunità Slovena in Italia come ponti vivi tra i due Paesi, ribadendo l’importanza della collaborazione istituzionale, scolastica e culturale. Ha poi espresso gratitudine per l’accoglienza ricevuta da istituzioni e cittadini durante i quattro anni di servizio in Slovenia, definendo l’esperienza come intensa e ricca di soddisfazioni. L’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Giuseppe Cavagna, ha evidenziato il significato unificante della ricorrenza, esaltando a sua volta il contributo della CNI come veicolo di memoria e dialogo in un territorio ricco di diversità. La serata è proseguita con il concerto “Omaggio a Morricone” dell’ensemble “Le Muse”, diretto dal Maestro Andrea Albertini e accompagnato dalla soprano Daniela Placci. Il programma musicale ha ripercorso alcuni dei brani più celebri del compositore italiano, da Mission, Il buono, il brutto, il cattivo a Sacco e Vanzetti, arricchito da proiezioni cinematografiche sul maxischermo e, tra un brano e l’altro, da racconti sulla vita di Morricone. La celebrazione, resa possibile dalla collaborazione tra istituzioni locali e italiane, ha unito memoria storica e cultura. Il maestro Albertini, che insieme a Le Muse è stato ospite dell’Ambasciatore in Ucraina, Carlo Formosa, a Kiev in occasione del 2 giugno, ha voluto rimarcare il valore della musica come linguaggio universale, capace di superare i confini e promuovere la speranza e la solidarietà internazionale.
Testo e foto: Mariangela Pizziolo