11-02-2022. Su iniziativa della Comunità Autogestita per la Nazionalità Italiana di Isola, è stato presentato a Palazzo Manzioli il volume in lingua slovena, uscito lo scorso anno, dal titolo “Nel silenzio della memoria. ‘Esodo’ e Istria” firmato dall’antropologa Katja Hrobat Virloget. In una sala Nobile gremita, a porgere l’indirizzo di saluto è stato il presidente della CAN di Isola, Marko Gregorič, il quale ha rilevato che subito dopo l’evento dedicato al “Giorno del ricordo” di ieri, organizzato dalla CI “Dante Alighieri”, incentrato principalmente agli esuli, in questa occasione i riflettori vengono puntati su quanti, invece, sono rimasti nella terra natale. A presentare il libro assieme all’autrice, è stato Stefano Lusa. L’opera si basa sulla raccolta di memorie individuali e collettive e tratta l’esodo della popolazione italiana dell’Istria nel secondo dopoguerra, un argomento tabù nella storia slovena. La ricerca dell’autrice, durata dieci anni, scava nei motivi che hanno indotto l’esodo, nei ricordi di quanti son rimasti e di quelli che si sono insediati nella nuova realtà sociale istriana. La pubblicazione presenta un’analisi etnologica dei ricordi delle persone, che vengono considerati non solo da un punto di vista storico, ma particolarmente nel loro contesto emotivo, esprimendo paure e sentimenti, ancora presenti nel silenzio delle memorie. A conclusione della presentazione introduttiva, hanno espresso un proprio pensiero a riguardo le autorità in sala, quali il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il presidente della CI Dante Alighieri, Fiorenzo Dassena, Manuela Rojec, vicesindaco del Comune di Pirano e presidente della Comunità degli Italiani Giuseppe Tartini e Andrea Bartole, presidente della CAN di Pirano. Sono intervenute anche la prof.essa Daniela Paliaga Janković di Pirano, ma originaria di Rovigno, che è stata una delle intervistate nel libro, Irena Urbič, attenta conoscitrice del territorio e delle sue genti e Martina Kafol Stefančič, della casa editrice triestina ZTT, che assieme all’Università del Litorale hanno pubblicato la monografia.
Testo e foto: Mariella Mehle