4.9.2024. Ethnoinsula, nel ventennale della promozione popolar-istroveneta ideata da Luciano Kleva, gremisce Piazza Manzioli grazie al debutto dei Molet, un quintetto di voci di nuova formazione con ospite speciale della serata, Mitja Kodarin. Primo tenore, il pinguentino, Aleksandar Pavletič, poi Stevo Vujič, fondatore e leader del gruppo vocale (dalmata, ma capodistriano d’adozione) e Edvin Panger originario di Corte d’Isola, affiancati dalla voce baritonale dell’isolano, Leon Bučar e dalla potenza eclettica del basso Teo Biloslavo di Castelvenere, hanno catturato nell’esecuzione di brani a cappella e supportati da chitarre, un pubblico entusiasta del revival di radici canore tra canzoni etno-folk dell’Istria allargata che abbraccia le “cantade dalmate delle klape”. Quasi un’espansione del progetto “cantemo” che eccelle nelle tradizioni vocal-canore istriane tra un “In mezzo al mar”, “Oljki”, l’ode agli olivicoltori ,“Noi volemo” (luce letrica) e “Trainaninanena” l’ironia pungente dell’ospite e amico Mitja Kodarain, risposta a tono, con “Ni lahko bit kmet” (non è facile fare l’agricoltore) e “Rimonica stara” (La vecchia fisarmonica), eseguita con l’ultra centenaria bottoniera, eredità famigliare di avi, che dopo due guerre e mille vicissitudini, è ancora capace di raccontare la propria storia. Multiculturalità e poliedricità vocale, i Molet hanno voluto riproporre in chiusura della serata promossa dalla CAN di Isola e Costiera con il supporto del Comune, il bel canto dell’Istria d’altri tempi tra “La letterina”, “La mula Iole” e l’omaggio al compianto Enzo Hrovatin, grande artista, musicista e compositore connazionale di Isola, con il suo successo Solinar- Il Salinaio.
Testo e foto Elena Bubola