20.9.2024. Non solo Van Gogh nella retrospettiva delle opere pittoriche presentate da “La Macia” a palazzo Manzioli. L’esposizione di quadri del gruppo artistico che opera in seno alla Comunità degli italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi”, ha raccolto i lavori creati in tempi record, dopo l’uscita didattica che a metà maggio le ha viste toccare il Museo Revoltella ed il sentiero Rilke di Trieste. La collettiva inaugurata venerdì sera dal presidente del sodalizio promotore dell’evento, Robi Štule, che caldeggia l’operato delle 13 attiviste de “La Macia”, accomunate dalla passione per l’arte in tutte le sue forme. Attratte dalle pennellate quasi fiabesche a soggetto notti stellate, iris, girasoli ma anche paesaggi “Le macie” non hanno mancato di stupirsi e stupire il folto pubblico nelle opere – riproduzione di tecniche vangoghiane eccelse – esposte. Nei loro quadri frutto di ricerca e approfondimenti, tra soggetti e colori, fanno bella mostra di sé anche tratti caratteriali di mamme, mogli, amiche, conoscenti e nonne che spesso vengono celati ai propri cari dal tram tram quotidiano di un ruolo cucitogli addosso che gli va stretto. Significato profondo nell’emozionalità soggettiva sgorgata dall’amore per l’arte, “Le macie” non disdegnano di focalizzare le proprie passioni imprimendole su tela con estro individuale. Profonda commozione delle artiste per il successo d’apertura, anche nella voce della coordinatrice Klara Antolovič – una delle storiche pittrici nonchè rappresentante e portavoce delle stesse, che ha avuto l’onore di presentarle. Discorsi di rito ad intermezzo musicale, non sono mancati i ringraziamenti alla Comunità e alla Can isolana per il supporto e il sostegno all’arte del pennello. Chicca del presidente Štule, sarà Ivan Rocco docente ed eclettico artista non certo digiuno di tecniche pittoriche, il nuovo caposettore a guidare le 13 pittrici orfane di mentore. La mostra de “La Macia”, tra acrilico ed acquerello, rimarrà aperta sino al prossimo 15 ottobre.
Foto e testo: Elena Bubola