Si è tenuto, presso Palazzo Pretorio di Capodistria, un convegno internazionale dedicato alla presentazione del Servizio Civile italiano.
Istituito dopo decenni di lotte ed obiezione di coscienza, il Servizio Civile Nazionale italiano su base volontaria compie 20 anni. Nato come alternativa obbligatoria alla leva, è oggi uno strumento profondamente mutato, che coinvolge migliaia di giovani in progetti sia in territorio italiano, sia straniero. Il Convegno ha avuto la finalità di presentarne i contenuti, e i possibili sviluppi futuri, attraverso l’esperienza di Unione Italiana e Arci Servizio Civile del Friuli Venezia Giulia, binomio di partnership per il progetto “Culture e minoranze”. Quattro i ragazzi impegnati in servizio, due presso la sede dell’UI di Capodistria, due presso quella di Fiume. Un’esperienza di riflessione e formazione professionale quella raccontata da Cristina Di Pietro e Riccardo Celeghini, i portavoce odierni del gruppo di volontari. Favorevolmente colpiti dall’organizzazione capillare della Comunità Nazionale Italiana istro-quarnerina, i ragazzi si sono detti entusiasti di un percorso che li ha portati a immergersi nel territorio, comprenderlo, e condividerne umanamente le vicissitudini. Di particolare interesse anche l’intervento dell’Onorevole Luigi Bobba, promotore di una nuova idea di Servizio Civile, da adottare a livello europeo, e non esclusivamente italiano, come catalizzatore di cittadinanza attiva, solidarietà e agente coesivo in un’Unione Europea in grave crisi d’identità.
Numerose le autorità presenti al convegno, tra cui: l’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Paolo Trichilo; GiuseppinaRajko, Vicepresidente della Regione Istriana; Nena Dokuzov, Ministero per lo sviluppo economico e la tecnologia della Repubblica di Slovenia; Luigi Bobbba, Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana; Licio Palazzini, Presidente Arci Servizio Civile Nazionale.