19.07.2025. Ricorrenze tradizionali per Santa Brigida – religiosa e mistica svedese fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore – alla Comunità degli italiani di Crevatini, diventano ventennale convivio d’Incontri culturali in amicizia. Evento, l’ultimo a guida della presidente, Maria Pia Casagrande, ha visto un programma allestito nella chiesa e sul sagrato. Messa e ritrovo di fedeli, il rito liturgico officiato da don Franc Šenk, ha compreso letture del poeta valdostano Umberto Druschovic, nel raccolto interno corredato da note dell’arpista Giovanni Tortul, in assonanza con voci liriche del duo russo ospitato. Il fitto nell’antistante esterno della ricostruita chiesa a Colombano, ha diversificato in ospiti e autorità a partire dalla presenza del gruppo Aida e dei rappresentanti della “Fameia Muggesana”. Lotteria, bancarelle e stand gastronomici di Crevatini, l’offerta di produzioni proprie ha aggiunto la CI “Tartini” di Pirano nella Famea dei salineri, con arnesi e oro bianco, ad affiancare la personale “la Macia” che opera in seno alla “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola. Chiaroscuri del territorio, l’indubbio talento artistico ”Besenghi” ha messo in mostra opere uniche tra notturni, vedute e panorami, nelle attiviste “Macia” fortemente ispirate dal fascino contorto dell’ulivo istriano. Ad accrescere la festa in amicizia – apertura-chiusura affidate alle possenti rullate dei “Terramotus” (figuranti marchigiani in rappresentanza dei tamburini medievali della località di San Ginesio) – fragorose risate dialettali sono arrivate per “Accadde ad Ancarano”, la macchietta recitata dalla filodrammatica “La stanzetta” della locale CI. Punta di kermesse, la performance cantata dell’isolano Nicola Štule che per omaggiare le sodali della “Besenghi” ha aperto con “Come un pittore”, brano dei Moda che Nicola ha fatto volutamente suo, nelle parole spese a descrivere accostamento di colori e pennellate delle artiste sue concittadine. A reggere banco in concerto acustico, la giovane promessa solistica CNI ha proposto il suo personale cantautorato dialettal-italiano. Voce in libertà, abbracciato alla sua chitarra, da “Onde” a “Senerèntola” il vasto di produzione propria ha sottolineato arrangiamenti diversificati, testi dai profondi messaggi e molteplici generi che hanno fatto godere della musica il vasto di presenza a Santa Brigida. “Patrona delle donne e compatrona d’Europa, le celebrazioni in suo onore”, così Maria Pia Casagrande, “sono tramandi di lasciti che affondano le nostre radici autoctone a ben prima degli anni ’40 del secolo scorso, quando il pellegrinaggio delle fedeli da borghi e frazioni perpetrato sempre nel penultimo fine settimana di luglio, si concatenava sino ad arrivare alla chiesa della venerata a Crevatini”. Suppliche votive a protezione dei propri cari, la processione veniva accompagnata proprio dai canti nella forza della voce che “arriva in ogni dove, dal cielo al cuore”.
Testo e foto: Elena Bubola

