Giornata della Memoria: proiettato a Isola il film “Jojo Rabbit”

29-01-2025. “Non sei un nazista, Jojo. Sei un bambino di dieci anni a cui piace indossare una buffa uniforme e che vuole fare parte di un gruppo”. Questa frase tratta da “Jojo Rabbit” mette a nudo il messaggio del film di Taika Waititi: anche quando i discorsi d’odio e di propaganda vengono normalizzati, chi è davvero umano non può accettare le discriminazioni imposte dalle ideologie. La pellicola è stata proiettata presso la Casa di Cultura di Isola delle scuole medie e delle classi none delle scuole elementari italiane del Litorale, grazie all’iniziativa del Consolato Generale d’Italia a Capodistria in collaborazione con l’UPT e con l’Istituto Pedagogico. Un evento che si inserisce nell’ambito della Giornata della Memoria, istituita oltre 20 anni fa per ricordare le atrocità commesse contro gli ebrei, i rom, gli omosessuali, i dissidenti e i diversi ad opera del Nazi-Fascismo. La storia di Jojo, un bambino tedesco immerso nella propaganda nazista tanto da scegliere Hitler come amico immaginario, mostra quanto sia facile, ingenuo e banale cadere vittima dell’indottrinamento. Il suo incontro con Elsa, una ragazza ebrea nascosta in soffitta dalla madre, lo porterà a mettere in discussione le convinzioni imposte dal regime e riscoprire la propria umanità. Il Console Generale, Giovanni Coviello, ha sottolineato l’importanza della Giornata della Memoria e l’impegno del Consolato nel trasmettere la consapevolezza storica: “Vogliamo dare ai ragazzi un monito, affinché ciò non accada più”. Il film, con il suo protagonista vulnerabile, riesce a parlare direttamente ai ragazzi, mostrando loro l’importanza di sviluppare uno sguardo critico sulla realtà. Gli applausi e le reazioni di commozione che hanno coinvolto il pubblico alla fine della proiezione, hanno dimostrato sì l’efficacia comunicativa della pellicola, ma soprattutto la sensibilità emotiva delle nuove generazioni. Commemorare la Shoah non è solo un’occasione per comprendere il passato, ma un’opportunità per riflettere su come le ideologie di odio possano ripresentarsi sotto nuove forme e sotto nuove bandiere. Ricordare significa non distogliere lo sguardo, comprendere il presente e impedire che gli errori del passato si ripetano tra il silenzio e l’indifferenza. In questo senso, il messaggio è universale: “Mai più”, per nessuno.

 

Testo e foto: Mariangela Pizziolo

 

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