23.11.2025. Il cinquecentenario della Carta dell’Istria di Pietro Coppo, la prima rappresentazione regionale a stampa della penisola databile 1525, ha unito Pirano, dove la carta è conservata, e Isola, dove Coppo ha passato la maggior parte della sua vita, in un’unica celebrazione. A Pirano, in Casa Tartini, è stata inaugurata la mostra Histria Cartographica, realizzata dal Centro Italiano “Carlo Combi” di Capodistria e dalla Società di studi storici e geografici di Pirano. Al centro dell’attenzione è stato posto, per l’occasione, il prezioso Codice che contiene 15 carte stampate e due manoscritti, un unicum mondiale conservato al Museo del Mare “Sergej Mašera” e riconosciuto dal programma UNESCO. Al terzo piano del Palazzo è stata allestita una selezione di una trentina di mappe provenienti dal Centro di Ricerche di Rovigno, utili a illustrare l’evoluzione della rappresentazione dell’Istria tra XVI e XIX secolo. La mostra sarà visitabile fino al 14 dicembre.
Il programma è proseguito venerdì a Isola con un convegno internazionale a Palazzo Manzioli, coordinato da Kristjan Knez. Pietro Falchetta della Biblioteca Marciana ha ripercorso l’evoluzione della rappresentazione dello spazio, dalle mappe medievali alla svolta umanistica alimentata dalla riscoperta di Tolomeo. Il geografo Darko Ogrin ha illustrato l’impatto delle grandi scoperte geografiche e dell’affinamento delle proiezioni. Lo storico Salvator Žitko ha approfondito la realtà sociale dell’Istria del Cinquecento, segnata da momenti di prosperità e di crisi, in cui Coppo, veneziano di origine ma isolano d’adozione, operò. Nadja Terčon del Museo del Mare ha analizzato la struttura materiale del Codice, mentre Knez ha ricostruito la storia “avventurosa” di un documento che è stato “protetto, recuperato, perduto e ritrovato”. I ricercatori Gašperič e Grison hanno presentato le caratteristiche tecniche della carta: linee costiere minuziose, fitta toponomastica, rese orografiche dettagliate, elementi che la resero modello per i cartografi successivi. Rino Cigui ha dedicato il suo intervento al contributo di Luciano Lago e del CRS di Rovigno nello studio dell’opera di Coppo. La giornata si è conclusa con la conferenza serale e con la distribuzione delle cartoline commemorative con timbro speciale.
Testo e foto: Mariangela Pizziolo

