08.11.2025 – “Quando el mosto diventa vin.. viva viva San Martin”. A degustare i novelli vini nell’ambito della tradizionale festa dedicata al protettore di osti e viandanti, la Comunità degli Italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi” – a guida del presidente Robi Štule – ha offerto esibizioni in concerto per allietare la marea che ha invaso l’area del Campo alle Porte. L’esperienza enologica con supporto gastronomico, ha visto l’alternarsi sul palco di varie corali a partire dall’Haliaetum della “Besenghi”. Espressività canora del testé festeggiato mezzo secolo del coro misto, diretto dal Maestro Nicola Štule, ha portato un ventaglio di popolari con rimandi alla festa. Eccellenti vocalizzi degli ospiti, a seguire si sono esibiti il femminile “Silbio” della CI di Salvore diretto da Jovana Vučević nonché il pluri-affermato misto “VoCI” del sodalizio di Abbazia, diretto dal M° Petar Čučak Migliacci. Anche una delegazione del sodalizio di Laurana, ospite alla “Besenghi”, ha goduto della proposta territoriale a toccare saline e Croce di Strugnano, tradizioni e folklore del bagaglio comunitario locale. Oltre 130 gli attivisti che hanno invaso Palazzo Manzioli per l’adunata conclusiva, i coristi hanno brindato a San Martino con piatti tipici e bottiglie approntati per il convivio in sede. Prima degli assaggi di fusi e “pljukanci” (tipica varietà di pasta istriana), il gruppo pittorico “Besenghi” de “La Macia”, ha portato in visione quadri a tema grappoli, filari, vedute di vigneti e mare, ulivi e ghiande. Questi “Colori d’autunno”, spunto di scorci a caratterizzare anche su tela l’identità istriana di San Martino, hanno fatto scorrere meglio il vino novello travasato da bottiglie e dalle immancabili “bocalete” per dar fiato alle disinibite ugole.
Foto e testo: Elena Bubola
